Ed è passato anche il 25, festa della liberazione, tutti chiaramente hanno festeggiato anche se la sfortuna ha voluto che quest’anno si festeggiasse di sabato. Anch’io ho festeggiato, però quest’anno dopo un paio di telegiornali che promuovevano il giorno della liberazione mi sono trovato con addosso una sensazione strana.
Fin da piccolo pensavo che i partigiani fossero un’esempio di vita, l’idea che loro andassero su per le montagne a combattere per un’ideale mi dava la sensazione che fossero una specie di eroi senza macchia e senza paura che si battevano contro delle entità super-malvagie rappresentate dall’esercito regolare.
Quest’anno per la prima volta ho iniziato a pensare che forse quel che facevano non era proprio per il bene di tutti ma aveva uno scopo un pò più egoista. Si è vero che loro hanno combattuto per la liberazione, ma è vero allo stesso tempo che la storia è scritta dai vincitori. Ho pensato che mentre l’esercito regolare non aveva scelta per via della leva obbligatoria, i partigiani ne avevano, non erano obbligati a rintanarsi sulle montagne e provare a respingere un nemico che di fatto era già impiantato nel territorio. Forse al tempo poteva sembrare una scelta azzeccata, ma quest’anno ho avuto il sentore che i partigiani più che un esercito di liberazione si fosse trasformato in una banda che per caso si trovava a danneggiare lo stesso nemico degli alleati.
Non vorrei sembrare troppo polemico, qualcosa avranno pur fatto per essere ricordati? La risposta è si hanno fatto, ma forse non si sono resi conto che ogni loro azione, in bene ed in male, si ripercuoteva sulle persone che volevano liberare. Ad esempio, se non avevano da mangiare, si dovevano appoggiare alla gente del posto, e non è che quel periodo ci fosse una sovrabbondanza di cibo, oppure compivano un’azione di sabotaggio e si rintanavano sulle montagne, il risultato era che la povera gente che viveva in quei luoghi subiva per rappresaglia la punizione al posto dei partigiani.
Forse respingere un nemico che si trova all’interno del proprio territorio, all’interno delle proprie case, non è facile come respingerne uno al di fuori delle proprie mura, magari bisogna pensarci un pò meglio prima. Fatto stà che l’idea che avevo di loro si è un pò rovinata, e questo mi ha lasciato l’amaro in bocca.
Non tutto è oro quel che luccica …